Stage e Lavoro

STAGE E LAVORO

La John Cabot University prepara i propri studenti al mondo del lavoro globale. Le sinergie tra la formazione accademica ed extra-curriculare e l'acquisizione di competenze specifiche necessarie per il lavoro, curata dal Career Services Center (CSC), garantiscono il successo lavorativo dei nostri studenti. Mediamente, gli studenti John Cabot si laureano a 22 anni con 2-3 esperienze lavorative alle spalle, in grande anticipo rispetto ai coetanei italiani. 

La John Cabot offre la possibilità di fare stage presso i 750+ organismi partner (aziende e istituzioni non-profit) già dalla fine del primo anno. In alcuni casi, lo stage può maturare crediti accademici. 

Ogni anno il CSC organizza tre Career Fairs dove gli studenti incontrano rappresentanti di aziende ed istituzioni non-profit. Il CSC si occupa anche della formazione professionale degli studenti attraverso seminari che insegnano a: scrivere il CV, redigere la lettera di accompagnamento al CV e sostenere un colloquio di lavoro. Guarda il video dove la Professoressa Antonella Salvatore presenta il CSC da lei diretto. 

METODO DI STUDIO PRAGMATICO E FLESSIBILE

La formazione John Cabot è pragmatica, fondata sullo studio di casi aziendali e su progetti e ricerche. Inoltre, la personalizzazione del piano di studi garantisce una preparazione mirata a specifici interessi ed obiettivi di carriera. Molta attenzione è rivolta allo sviluppo delle competenze digitali e ai new media. 

SOFT SKILLS

Una preparazione efficace incoraggia lo sviluppo delle soft skills, le competenze trasversali sempre più richieste dal mondo del lavoro: analisi critica, problem-solving, team-work, orientamento al risultato, time-management, responsabilità, capacità di negoziazione.

Gli studenti John Cabot sviluppano le soft skills attraverso il metodo di studio pragmatico, la partecipazione alle associazioni studentesche e alla vita di campus. 

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Gli studenti John Cabot interagiscono quotidianamente con ragazzi provenienti da 75 paesi. Imparano così l’arte del dialogo, del confronto con altre culture e dell’apertura al nuovo.